"Mio generale Nel tempo della santa guerra io chiedevo spesso il bronzo del nemico per foggiarlo in gloria dei nostri eroi caduti. E spesso m’era accordato. Oggi oso a lei chiedere nuovo metallo. Al duca della Vittoria chiedo bronzo per l’effigie della Vittoria. Io dono il mio Romitorio di Cargnacco al popolo italiano.
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Sopra una collina, simile a una cittadella greca porrò un monumento in memoria dei morti. Dal chiostro in guisa di prua, sporgerà una grande Vittoria protesa verso «l’Italia bella» e verso il fante scolpito nella rupe di Manerba. Un nobilissimo artista Renato Brozzi, ha modellata la figura con arte antica e nuova. Il Duca della Vittoria, mi negherà dieci quintali, di bronzo? Caesis hostibus Che abbia un abbraccio fraterno dal suo Gabriele 2 gennaio 1923"
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*Minuta di Gabriele d'Annunzio a Armando Diaz. - [Gardone Riviera], 2 gennaio 1923. - 1 c. ms. a lapis ((D'Annunzio si era impegnato a ottenere gratuitamente dal "Duca della Vittoria" (Armando Diaz) il bronzo nemico per la fusione della "Vittoria" di Traversetolo e di una copia della stessa da collocarsi al Vittoriale, cfr. Mavilla, 1994, p. 12, nota 1.