Bibbia - Nuovo Testamento - Sepoltura di Cristo
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*Acceperunt ergo Corpus Jesu, et Ligaverunt illud Linteis cum aromatibus sicut mos est Judaeis sepelire / Titiano pin. ; Francesco Borsi scul. - [S.l. : s.n., 1750-1780]. - 1 stampa : bulino ; 422x564 mm. ((Esemplare smarginato.
*AL. M. R. P. Giordano Moscatello Teologo et Provinciale nella Provincia Treuisana Delli Eremiti della Congregatione del B. Pietro da Pisa. / Gio: Temini F.a. - [Venezia : s.n., 1620-1631]. - 1 stampa : bul. ; 521 x 379 mm. ((Tit. tratto dall'iscrizione in calce alla parte figurata. Per il tit. convenzionale "La Sepoltura di Cristo" attr. al dipinto del Barocci, cfr. Emiliani, 1985, I, p. 151. Per l'indicazione copia della stampa di Aegidius Sadeler, cfr. Zani, 2, IX, 1822, p. 7, copia D; TIB, 72 (Suppl. Part 1), 1997, p. 91, n. 7201.057 C3. - Il luogo di ed. è quello di attività dell'inc. La d. di ed è compresa tra l'inizio dell'attività di Temini e l'anno di morte di Moscatello. - Esemplare ritagliato: le misure sono quelle del foglio. Centinata. - La stampa di Aegidius Sadeler, di cui la prova è copia in controparte, traduce il dipinto realizzato dal Barocci tra il 1579 e il 1582 per la cappella della Confraternita della Croce e Sagramento nella chiesa di Santa Croce a Senigallia; nota una replica pittorica e una serie di disegni preparatori, cfr. Emiliani, cit., pp. 150-167.
*Altiss.mo et Illustriss.mo Principi Francisco Luxemburg Duci Pinei, Comiti Russij, Baroni Pugij, Pari Franciae, Equiti torquato vtriusq ordinis Regij. Sacri consistorij consiliario, Prefecto al.e cetum cataphractoru Equitu, et Prin: cipu ac nobilitatis Gallice Legato ad Summum Pontificem. [...] gallus, eius obsequentissimus sruus D. - [Roma? : s.n.] Cu priuil. S.mi D. N. Sixti Papa V. p. anos X., [1585-1600]. - 1 stampa : bul. ; 527 x 387 mm. ((Tit. tratto dall'iscrizione nella cartella all'interno della parte figurata, in basso al centro. Per il tit. convenzionale "La Sepoltura di Cristo" attr. al dipinto del Barocci, cfr. Emiliani, 1985, I, p. 151. Per l'attr. ad Anonimo Francese e l'indicazione di copia in controparte con varianti della stampa di Aegidius Sadeler, cfr. Zani, 2, IX, 1822, p. 9, copia N. Heinecken cita tra le copie dal Sadeler una incisione di Thomassin dedicata al principe di Lussemburgo, cfr. Heinecken, II, 1788, p. 147. L'Inventaire du Fonds Français ha repertoriato due stati di una stampa incisa da Thomassin e da lui dedicata a François de Luxembourg, ambasciatore de la Noblesse de France presso il Papa nel 1590: il II stato di questa prova con il nome del Thomassin abraso parrebbe corrispondere, salvo lievi varianti nelle misure, all'esemplare qui descritto, cfr. IFF (sec. XVI), II, 1938, p. 127, n. 114. - La d. di ed. è riferita al priviliegio decennale indicato sulla stampa concesso dal pontificato di Sisto V: nell'incertezza dell'attr. tale privilegio è attribuibile sia all'inc. che allo stampatore: se l'ascrizione al Thomassin è quella corretta, si potrebbe altresì ipotizzare che egli stesso sia anche lo stampatore della prova; la data del 1590 potrebbe risultare la più corretta. - Esemplare ritagliato: le misure sono quelle del foglio. - Indipendentemente dal suggerimento attributivo qui proposto, le date di pontificato di Sisto V, assieme ad alcune varianti iconografiche, ci autorizzano a considerare questa prova una traduzione autonoma del dipinto realizzato dal Barocci tra il 1579 e il 1582 per la cappella della Confraternita della Croce e Sagramento nella chiesa di Santa Croce a Senigallia; nota una replica pittorica e una serie di disegni preparatori, cfr. Emiliani, cit., pp. 150-167.
*Clarvs Vt Liqveat Cvnctis De Fvnere Christi, Ecce Cavo Ipsivs Condvntvr Membra Sepvlchro. An: Aet. XXXIII. / Barotius Inuentor. - Coloniae : Cr. de P. excudit, 1600. - 1 stampa : bul. ; 138 x 109 mm. - (Passio Domini Nostri Iesu Christi delineata et excusa per Crispianum Passeum). ((Tit. tratto dall'iscriz. che incornicia l'immagine. Per il tit. "La sepoltura di Cristo" e per l'individuazione della serie di tav. disegnate, incise e stampate da Crispin de Passe, cfr. The Hollstein Dutch, 15, 1956, p. 146, n. 150. - La prova traduce in controparte il dipinto realizzato dal Barocci tra il 1579 e il 1582 per la cappella della Confraternita della Croce e Sagramento nella chiesa di Santa Croce a Senigallia; nota una replica pittorica e una serie di disegni preparatori, cfr. Emiliani, I, 1985, pp. 150-167.
[*Deposizione nel sepolcro] / AM (Monogramma). - [Venezia : s.n., 1800 ca.]. - 1 stampa : acqf. ; 310 x 442 mm. ((Per il tit. cfr. l'esempl. di Mantegna di cui la prova è copia tarda. Per gli A. attr. (Francesco Novelli e Antonio del Pedro) e le ind. di pubbl., cfr. Hind, V, 1948, p. 11, n. 2,e. Come riferisce Zanetti (1837, p. 130) si tratterebbe di una delle riproduzioni da disegni di Mantegna commissionata dal collezionista veneziano Gianmaria Sasso, poi finite nelle mani dell'abate Francesconi.
[ *Deposizione nel sepolcro] / Parmigianino des. et Sculp. ; D. Pietro Zani imit. - [Parma : s.n., s.d.]. - 1 stampa : acqf. ; 297 x 225 mm. ((Per il tit. cfr. Mussini, De Rubeis, 2003, p.47, n.7. - Copia dell'acqf. di Parmigianino raffigurante la Deposizione.
[*Deposizione nel sepolcro con tre uccelli. - Mantova : s.n., 1500-1504]. - 1 stampa : bul. ; 414 x 340 mm. ((Per il tit., l'A. attr. (Giovanni Antonio da Brescia), l'inv. (Andrea Mantegna) e l'ind. copia con varianti da Andrea Mantegna, cfr. Martineau, 1992, p. 184, n. 30; TIB, 25, 1984, p. 106, n. 2506.012b. - Il luogo di probabile pubbl., coincidente con quello d'esec., è relativo alla presenza a Mantova di Giovanni Antonio da Brescia quale allievo di Mantegna, cfr. TIB, 25, 1984, p. 315. Per la data di probabile pubbl., corrispondente a quella d'esec., cfr. Martineau cit. - Sul v. della lastra per questa inc., sarebbe stata realizzata "La flagellazione nel paesaggio", cfr. Lambert, 1999, p. 203, n. 412.
*Esiste nella chiesa del corpus Domini di Vicenza / Giambatista Zilotti dipinse ; Gaet. Zancon disegnò e incise. - [Verona : s.n., 1806-1809]. - 1 stampa : acqf. ; 268 x 185 mm. ((Tit. tratto dall'iscr. in calce alla parte fig. Per il tit. "Nostro Signore riposto nel sepolcro", cfr. Mantelli, ms. Bibl. Palatina, 11, c. 241r, n. 1894. - Le ind. di pubbl. sono riferibili all'attività veronese di Zancon e alla conseguente edizione di due serie di stampe che raccolgono gran parte della sua produzione incisoria, cfr.Dillon, Marinelli, Marini, 1985, p. 158 e p. 166.
*Et erat Ionas in ventre piscis tribus diebus et tribus noctibus. = Et estoit Ionas au ventre du poisson par trois iours et trois nuicts. : Ionas. 2. ; Acceperunt ergo corpus Iesu, et ligaverunt illud linteis cum aromatibus, sicut mos est Iudaeis sepelire. Erat autem in loco ubi crucifixus est, hortus: et un horto monumentum novum, in quo nondum quisquam positus erat. ibi ergo propter Parasceuen Iudaeorum, quia iuxta erat monumentum, poseuerunt Iesum. = Lors prirent le corps de Iesus, et le lierent de linge auec senteurs aromatiques, comme la coustume des Iuifs est d'enseuelir, Or il y avoit au lieu ou il fut crucifié: un iardin, et au iardin un sepulchre neuf, auquel personne navoit esté mis, Ils mirent donc la Iesus, a cause du iour de la preparation des Iuifs, pourceque le Sepulchre estoit pres. : Ioan. 19. / C. David Sculp. - [Paris] : Mariette ex. à L'esperance, [1638-1742]. - 1 stampa : bul. ; 543 x 407 mm. ((Tit. tratto dall'iscrizione su due colonne. Per il tit. convenzionale "La Sepoltura di Cristo" attr. al dipinto del Barocci, cfr. Emiliani, 1985, I, p. 151. Per l'indicazione copia della stampa di Aegidius Sadeler, cfr. Zani, 2, XIX, 1822, pp. 7-8, copia F. - L'insegna "a l'Esperance", è propria a numerosi esponenti della famiglia di editori francesi Mariette. II stato con l'excudit di Mariette, cfr. Zani, cit. - Marginino. - La stampa di Aegidius Sadeler, di cui la prova è copia, traduce il dipinto realizzato dal Barocci tra il 1579 e il 1582 per la cappella della Confraternita della Croce e Sagramento nella chiesa di Santa Croce a Senigallia; nota una replica pittorica e una serie di disegni preparatori, cfr. Emiliani, cit., pp. 150-167.
*Huc genus humanum uultus, huc lumina flecte, Quo Sol aspectans pallet, et ora tegit. Inspicies ne oculis siccis, qui cuncta creauit, Stipite depositum, quo mala nostra tulit? Ne fugias miserae Matris sociare dolorem, Neu comitum planctus uoce gemente sequi. Quin, alij ante sacrum quàm uelent corpus, et ungant, Pronus ego lacrimis uulnera sancta lauem. : Flaminij Valerini Veron. ; Federico Borromeo Cardinali ampliss:mo Tit. S. Mariae de Angelis Archiepiscopo Mediolanensi in deuoti animi testimonium / Federicus Barotijus Vrbinas inventor ; Egidius Sadeler scalp. - [Verona : s.n., 1595-1597]. - 1 stampa : bul. ; 609 x 359 mm. ((Tit. tratto dall'iscrizione su due colonne e dalla dedica in calce alla parte figurata. Per il tit. convenzionale "La Sepoltura di Cristo" attr. al dipinto del Barocci, cfr. Emiliani, 1985, I, p. 151. - Il luogo e la d. di ed. sono quelli del soggiorno del Sadeler a Verona, durante il quale ha con probabilità anche commissionato al poeta Flaminio Valerini i versi incisi sotto la parte figurata, cfr. Bury, 2001, pp. 108-109, n. 68. I stato, cfr. TIB, 72 (Suppl. Part 1), 1997, p. 91, n. 7201.057 S1. - Centinata. - La prova traduce il dipinto realizzato dal Barocci tra il 1579 e il 1582 per la cappella della Confraternita della Croce e Sagramento nella chiesa di Santa Croce a Senigallia; nota una replica pittorica e una serie di disegni preparatori, cfr. Emiliani, cit., pp. 150-167. La sola Isabelle de Ramaix ipotizza che questa prova possa essere copia in controparte della traduzione di Philippe Thomassin eseguita nel 1590, cfr. TIB, 72 cit.